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Drammatiche conseguenze in Europa se non si ferma l’anidride carbonica

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Se non si interverrà a ridurre l’aumento della temperatura terrestre e questa aumenterà fino a 3,5° C rispetto ad oggi, i danni climatici in Europa, Italia compresa, potrebbero ammontare ad almeno 190.000.000.000 di euro, una perdita di benessere netta del 1,8% del suo PIL attuale. Secondo uno studio appena pubblicato gli eventi estremi legati al clima potrebbero all’incirca raddoppiare la loro frequenza.

Di conseguenza, i decessi legati alle ondate di calore potrebbero raggiungere circa 200.000 casi all’anno, il costo dei danni alluvionali potrebbe superare i 10.000.000.000 di euro e 8.000 km2 di foreste potrebbero bruciare annualmente nell’Europa meridionale. Il numero di persone colpite dalla siccità potrebbe aumentare di un fattore sette e i danni alle regioni costiere, a causa dell’aumento del livello del mare, potrebbero più che triplicare.

Queste valutazioni economiche si basano su scenari per una situazione prevista per la fine del secolo (2080-2100). Il nuovo rapporto è stato voluto e finanziato dalla Commissione europea, che ha preso in esami gli impatti dei cambiamenti climatici su 9 diversi settori: agricoltura, inondazioni, coste, turismo, energia, siccità, incendi boschivi, infrastrutture dei trasporto e salute umana.

Connie Hedegaard, Commissario europeo per l’Azione per il clima, ha dichiarato: “Perché far pagare i danni alle generazioni future quando possiamo investire oggi nella riduzione del nostro impatto sul clima e di diventare contemporaneamente un’economia competitiva a basse emissioni di carbonio?”

I risultati della ricerca mostrano anche un’Europa che subirà danni in modi profondamente diversi da un luogo all’altro. L’Europa meridionale e l’Europa centro-meridionale sarà costretta a subire la maggior parte degli oneri (- 70%), mentre la regione del nord Europa subirà le perdite più basse di benessere (- 1%), seguiti dal Regno Unito e Irlanda (- 5%) e zona centrale del Nord Europa (- 24%).

Questo scenario è quanto si prevede se non verrà presa alcuna azione per mitigare il riscaldamento globale. Il progetto esamina anche lo scenario in cui forti politiche di riduzione dei gas a effetto serra verrebbero attuate e l’aumento di temperatura verrebbe mantenuta sotto di 2 gradi Celsius. In questo caso, l’impatto dei cambiamenti climatici potrebbero ridursi a 60.000.000.000 di euro, una diminuzione di danni del 30% rispetto al caso peggiore. Inoltre, alcuni impatti biofisici significativi verrebbero notevolmente ridotti: l’aumento della superficie bruciata dimezzerebbe e 23.000 decessi legati alle ondate di calore verrebbero risparmiati.


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